Studiare un menù dedicato per meeting può apparire un’idea stramba. In effetti ben pochi si chiedono quale sia il cibo migliore da offrire ai partecipanti di un evento… e ne pagano le conseguenze!

Non hai mai notato che a volte le persone presenti ai meeting sembrano colte da una improvvisa stanchezza quando rientrano in aula dopo pranzo? Può succedere anche dopo il coffee break.

Certo, la responsabilità qualche volta è del relatore che non sa coinvolgere, ma più spesso è dovuto a un menù che non è stato studiato per mantenere alta l’attenzione.

Pochi si curano dell’alimentazione durante un meeting, pensando che l’importante è riempire la pancia. Eppure le conseguenze di un menu sbagliato possono essere disastrose!

A questo proposito ti racconterò un aneddoto.

Qualche anno fa mi trovavo all’assemblea di una associazione di volontariato. Dopo avere discusso durante la mattina ci siamo fermati per la pausa pranzo.

Il vitto era ottimo e abbondante, e non è un modo di dire! C’era il primo a base di pastasciutta, un secondo con contorno di patatine fritte e persino il dessert, il tutto annaffiato da qualche bicchiere di vino rosso.

Una volta spazzolate le pietanze abbiamo bevuto una bella tazzina di caffè per ricaricarci: dovevamo rimanere concentrati al massimo per la seconda parte dell’assemblea. C’era in ballo una discussione molto importante!

Mezz’ora dopo tutti i partecipanti sono tornati ai propri posti.

In un momento di distrazione ho notato che uno dei nostri si era appoggiato allo schienale della sedia con la testa rivolta all’indietro. Sul momento ho pensato che fosse solo un momento di evasione da un argomento noioso. Parlavamo infatti del rendiconto delle spese dell’anno precedente: non certo un argomento entusiasmante…

Invece pochi minuti dopo ho capito che stava dormendo: si era messo a russare sonoramente interrompendo il discorso del presidente.

Caso estremo? Può darsi. Sta di fatto che gli altri partecipanti non avevano un’aria molto sveglia, e anche io non mi sentivo particolarmente carico.

Ma perché dopo mangiato subentra questo senso di stanchezza?

Perché viene l’abbiocco?

A icona uomo che dorme su scrivaniavolte la spossatezza subentra perché mancano energie sufficienti da utilizzare per rimanere vigili. Il modo migliore per trovarsi in questa situazione è non fare colazione.

Molte persone hanno questa insana abitudine. Così facendo pensano di risparmiare tempo evitando di assumere troppe calorie.

Purtroppo per loro non funziona così: la colazione è infatti un pasto importantissimo. Assumere nutrienti la mattina permette di immagazzinarli per averli a disposizione durante la giornata. Alcuni nutrizionisti dicono che il pasto della prima mattina dovrebbe dare addirittura il 20% delle calorie giornaliere!

Ma cosa accade se non facciamo colazione?

La mattina parte lentamente e a un certo punto mancano le energie. Iniziamo a sentirci stanchi e spossati.

Così non vediamo l’ora che arrivi il pranzo… e qui si cela la seconda insidia.icona tazze e brioche

Già, perché non avendo abbastanza energie tendiamo ad esagerare con le dosi durante il pasto. Questo si traduce in ulteriore pesantezza, questa volta dovuta all’affaticamento dell’apparato digerente che deve smaltire più cibo del solito.

Quindi, se si vuole essere presenti al meeting non solo col corpo ma anche con la mente, è meglio mangiare qualcosa appena scesi dal letto.

Tuttavia capita di assopirsi dopo pranzo nonostante una buona e sana colazione

Questa reazione del corpo è dovuta all’ingerimento di grosse quantità di zuccheri. Questi sono molecole complesse che, per essere utilizzate dal corpo, devono essere smontate dal pancreas.

Durante questo processo la ghiandola sprigiona nel corpo grandi quantità di insulina (proprio quella sostanza che manca ai diabetici), che serve a ridurre la glicemia, ossia il livello di zuccheri in circolo nel corpo.

L’effetto collaterale dell’abbassamento repentino della glicemia è la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore responsabile del sonno.

Ecco spiegato perché dopo pranzo ci si sente stanchi.

Ma attenzione! Se riusciamo a non dare una botta di zuccheri al nostro corpo eviteremo che il pancreas produca troppa insulina e, in ultima analisi, ci sentiremo meno stanchi.

Vediamo ora qualche consiglio che ti aiuterà a formulare un menu per meeting che non faccia sprofondare nel sonno i partecipanti!

Partiamo dall’inizio.

Caffè o non caffè?

icona tazza di caffè Per quanto possiamo impegnarci pregando tutti i partecipanti di fare colazione prima di recarsi al meeting, è quasi certo che qualcuno non la farà e quindi avrà un calo dell’attenzione a metà mattina, eccederà col cibo durante il pranzo e quindi si appesantirà giocandosi tutta la giornata.

Per questo viene in aiuto il coffee break. In questo modo chi si sente affaticato avrà possibilità di rimediare un po’ di energie al momento giusto.

Attenzione, però! La parola “coffee” non deve trarti in inganno. Il caffè infatti da solo non basta, dato che dà pochissime energie.

E allora mi dirai: ma tiene svegli!

Questo è vero, ma si tratta di una situazione transitoria. Infatti la caffeina presente nel nostro espresso aumenta l’afflusso di sangue al cervello rendendoci più ricettivi ma non apporta nutrimento in più. Quindi il corpo, già in deficit di energie, si trova sotto sforzo ma non trova riserve da bruciare.

Quando bevi caffè perché ti senti stanco è come se spremessi il tuo corpo come un limone!

Quindi, pur senza bandire il caffè, nel coffee break ideale bisogna assumere alimenti nutrienti, dando la priorità ai cibi ricchi di zuccheri semplici, che possono essere utilizzati subito dall’organismo per riprendere le forze.macedonia con tanti frutti diversi

La frutta è l’ideale da questo punto di vista. Inoltre fornisce vitamine, antiossidanti, fibre, non affatica l’apparato digerente e aiuta a ripristinare le riserve glucidiche.

Un’idea che potresti implementare è servire una macedonia in bicchiere ai partecipanti al posto del caffè. Sbizzarrisciti nell’assortimento con i frutti che preferisci, ma fai attenzione agli agrumi perché se presi a stomaco vuoto possono dare acidità.

Va bene anche un succo di frutta confezionato, a patto che non siano presenti zuccheri aggiuntivi (di solito è specificato sulla confezione). Niente bibite dolci al gusto di frutta. Non sono succhi: lo dice anche il nome. Apportano troppi zuccheri complessi e quindi possono affaticare il corpo e la mente.

Coffee break? Meglio fruit break!

Il pranzo ideale

icona posatePer rimanere attenti durante la giornata bisogna consumare un pranzo leggero ma nutriente. Bisogna apportare le giuste energie senza appesantire il sistema digestivo.

Quindi come potrebbe essere il menu per meeting ideale?

Ho selezionato alcuni alimenti che sono particolarmente indicati per un pranzo conviviale durante un evento.

Il pesce è un buon alleato dell’attenzione. Contiene infatti un tipo di grassi “buoni” chiamati omega 3, particolarmente utili quando si fanno sforzi mentali. Vanno privilegiati pesci di piccole dimensioni come sardine o aringhe. I pesci più grandi, come il tonno o il pesce spada, devono invece essere consumati con moderazione: contengono infatti piccole percentuali di mercurio, che alla lunga può danneggiare il sistema nervoso.

La frutta secca contiene acidi grassi che aiutano la concentrazione. È meglio accompagnarla al pasto perché se consumata a stomaco vuoto può dare problemi di meteorismo.

I cereali integrali come farro, orzo, avena e segale danno energia ma non creano sonnolenza come quelli raffinati grazie all’alto contenuto di fibre. Pare che consumare i cereali integrali riduca i livelli di cortisolo, meglio noto come ormone dello stress. Non c’è nulla di meglio quindi di una bella minestra d’orzo per mantenere alta l’attenzione durante un meeting!

Il cioccolato fondente, se consumato con moderazione, offre energia immediata per essere carichi appena dopo il pranzo oltre ad essere un gustoso sfizio per i più golosi. Per di più contiene un piccolo quantitativo di caffeina che fa aumentare il flusso di sangue al cervello e aiuta a rimanere vigili.

Frutta e verdura ovviamente non possono mancare nel menu per meeting! Non ci sono controindicazioni per moderate quantità di verdura.
I medici consigliano di non esagerare col consumo di alcuni ortaggi come cavoli, broccoli, cipolle e peperoni. Essendo molto ricchi di fibre, impiegano molto tempo a passare nell’intestino e quindi tendono a fermentare dando problemi di meteorismo e flatulenze. tanti tipi di verdura
Attenzione anche alle patate. Hanno un alto contenuto di carboidrati che può aumentare il livello glicemico e in ultima analisi provocare sonnolenza.
Meglio scegliere frutta e verdura di stagione. Le piante cresciute in piena terra, infatti, producono frutti più ricchi di sostanze nutritive rispetto alle piante coltivate in serra. Inoltre, col trasporto alcuni nutrienti tendono a deperire. Di conseguenza è meglio scegliere prodotti locali.

I legumi hanno alto contenuto proteico e pochi zuccheri, quindi la loro presenza nel menu per meeting è assai gradita!

Il the verde è un grande alleato contro la tentazione di fare il bis per poi appesantirsi. Il suo consumo infatti favorisce sensazione di pienezza e sazietà. Inoltre contiene antiossidanti, combatte la stanchezza e non apporta zuccheri complessi (sempre se non è zuccherato, beninteso!). Consigliato in modo particolare per l’estate: è idratante e rinfrescante!Infine arriviamo alla vera regina del meeting.

L’acqua: quella bottiglia che spesso troviamo sul tavolo della sala meeting contiene un liquido incolore che rinfresca, è semplice, non ha controindicazioni e va bene a tutti. Da distribuire prima, durante e dopo il meeting senza pensieri.
Attenzione solo alla quantità bevuta: non bisogna esagerare!
Non sottovalutare questo aspetto: molte persone emotive, infatti, tendono a bere grandi quantità di acqua sopra pensiero quando sono emozionate, come nel caso di attesa di un evento. Offrire bottigliette da mezzo litro a ogni partecipante è la soluzione ideale: anche se qualcuno se la scolerà in cinque minuti ben difficilmente sentirà l’impulso di scappare alla toilette proprio sul più bello!
Quali sono invece gli alimenti che non dovrebbero mai essere presenti nel menu per meeting?

Cibi banditi dal meeting

icona posate

Ci sono cibi che sembrano fatti apposta per creare sonnolenza postprandiale.

Vediamoli insieme per capire come mai sono così dannosi e poi…evitiamoli!

I dolci, per definizione, contengono molti zuccheri. Non si tratta in genere di zuccheri semplici, ma di zuccheri complessi che richiedono il duro lavoro del pancreas, con conseguente botta di insulina, calo repentino della glicemia e infine sonnolenza. Buoni, ma se vogliamo mantenerci attivi è meglio evitare.

Formaggi e latticini contengono lattosio, un tipo di zucchero dalla struttura chimica complessa. Durante la digestione il lattosio viene demolito da un enzima chiamato lattasi. Questo enzima divide il lattosio in zuccheri più semplici pronti per essere assimilati.
La maggior parte delle persone possiede enzimi lattasi in abbondanza, mentre qualcuno ne ha in misura minore. Di conseguenza la scissione del lattosio per questi soggetti sarà più lenta e difficoltosa.
I batteri intestinali, nel frattempo, ne approfittano per mangiucchiarselo un po’ e produrre gas nell’intestino. Questo può creare gonfiori e fastidiose flatulenze che è meglio evitare!

Farinacei come pane, pasta e riso sono molto nutrienti ma vanno consumati con moderazione. In dosi abbondanti fanno aumentare il livello di insulina inducendo un senso di sonnolenza… in poche parole un piattone di pasta potrebbe portarti nelle braccia di Morfeo!

Gli affettati, i fritti e in generale il cosiddetto junk foodrappresentano quanto di peggio si possa servire ad un meeting. cheeseburger con carne e formaggio
Si tratta di cibi pieni di grassi nocivi, sale, zucchero, conservanti e altre sostanze che appesantiscono l’organismo. Apportano troppe calorie e poco nutrimento veramente utile per l’attenzione che richiede un evento. Consumarli per avere energia è come scaldare una stufa con la paglia.
Per di più provocano meteorismo e dispepsia (rutti) perché in genere richiedono molto tempo per essere completamente digeriti.

Gli alcolici non sono benvisti alla tavola di un meeting. L’alcool etilico, infatti, anche in piccole dosi sfavorisce la concentrazione e lascia un senso di stanchezza. Non mi riferisco solo al cicchetto dopo il caffé, ma all’alcool in generale.
Quindi, vino e birra vanno lasciati fuori dal menu di un meeting perché, dopo un breve momento di allegria, rendono i partecipanti stanchi e affaticati.

Bibite zuccherate come the freddo, gazzose e aranciate sono vere e proprie bombe caloriche. Apportano troppi zuccheri in un sorso solo, mettendo in moto il ciclo dell’insulina che conosciamo bene. In modo particolare vanno evitate le bibite gasate, che introducono aria all’interno dell’apparato digerente provocando meteorismo.
Alcune bevande, in modo particolare il the freddo e le bibite energizzanti, contengono stimolanti come teina e taurina che stimolano l’organismo ma non apportano energie supplementari. Se assunte troppo spesso, inoltre, possono dare dipendenza e assuefazione.

Un’idea differenziante

Se sei un albergatore, studia un menu ad hoc per meeting. Quando compilerai i preventivi, specifica che si tratta di un menù speciale fatto apposta per mantenere alta l’attenzione. Questo ti farà apparire come un esperto del settore che ha cura l’interesse dei propri clienti.

Un saluto,

P.S. Mi raccomando, se hai qualche buona idea faccela sapere con un commento qua sotto!

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