In questo articolo troverai un’introduzione al gruppo elettrogeno, un alleato indispensabile per tutti gli organizzatori di eventi all’aperto come concerti, sagre, esposizioni e feste di paese.

Lo scopo del gruppo elettrogeno è la produzione di energia elettrica tramite un motore a combustibile fossile.

Si tratta di uno strumento utilissimo in tutte le situazioni in cui non è possibile o non è conveniente utilizzare la rete elettrica per fare funzionare alcune apparecchiature.

Funzionamento del gruppo elettrogeno

icona elettricitàIl gruppo elettrogeno è, in sostanza, un motore collegato ad un alternatore di corrente. Il motore, attraverso un processo di combustione, produce il calore necessario per alimentare l’alternatore. Quest’ultimo produce quindi l’energia elettrica che verrà poi impiegata per l’alimentazione dei sistemi elettrici a cui il gruppo elettrogeno è collegato.

Quando si usa

I gruppi elettrogeni sono impiegati in moltissimi ambiti tra loro anche molto diversi.

  • Cantieri. Quando un’azienda edile sta costruendo un edificio, ha bisogno di energia elettrica per fare funzionare alcune macchine di lavoro. Ovviamente l’impianto elettrico non è ancora stato costruito, e quindi è necessario prendere la corrente da qualche parte. In questo caso il gruppo elettrogeno è la soluzione ideale.
  • Campeggi. Se hai già viaggiato in roulotte o in camper, saprai perfettamente che è necessario ricaricare la batteria che fa funzionare i sistemi elettrici del veicolo. Per questo motivo, i campeggi si sono attrezzati per produrre elettricità tramite gruppi elettrogeni e metterla a disposizione dei villeggianti.
  • Prevenzione dei black out. Ti è mai capitato di trovarti in un edificio durante l’interruzione dell’erogazione di corrente? Insomma, quando salta la luce? A volte capita di rimanere al buio. In altri casi si accendono le luci di emergenza. In questo caso, la corrente viene generata da un gruppo elettrogeno che si attiva in caso di emergenza. Questi sistemi sono molto diffusi presso tutte le attività dove è necessario avere a disposizione energia elettrica in modo continuativo anche in caso di black out. E’ il caso di caserme, ospedali, uffici giudiziari e alcune aziende legate al mondo informatico (ad esempio i servizi di hosting o le mining company). Talvolta il gruppo elettrogeno di emergenza è installato anche nelle abitazioni private, in modo particolare nei condomini.
  • Eventi all’aperto. Gli organizzatori di eventi conoscono bene la necessità di avere a disposizione un generatore di energia elettrica. In genere il gruppo elettrogeno si rende indispensabile quando ci sono concerti o altri tipi di evento che richiedono grandi quantità di energia. In altri casi serve meno corrente ma non c’è la possibilità di collegare gli strumenti alla rete elettrica. E’ il caso delle fiere all’aperto, delle sagre paesane e delle mostre in piazza.

Tipologie di gruppo elettrogeno

In questa sezione faremo una breve panoramica sulle varie tipologie di gruppo elettrogeno. In questo modo potrai valutare meglio quale si adatta meglio alle tue esigenze.

Carburante

I gruppi elettrogeni, da questo punto di vista, sono come le automobili, nel senso che il motore funziona in modo analogo.

Quindi, troverai motori adatti a 4 diversi tipi di combustibile: diesel, benzina, gas metano, GPL.

Gruppo elettronico diesel

Questi modelli sono belli tosti! Infatti, sono i migliori per l’utilizzo intensivo e prolungato. Il motore diesel infatti è molto affidabile e può lavorare senza problemi per diverse ore. Inoltre, non necessita spesso di manutenzione.

Il carburante diesel offre indubbi vantaggi. Anche se è infiammabile, non esplode: questo permette di stoccarlo senza paura in taniche per avere la scorta quando il serbatoio del gruppo elettrogeno si svuota. Inoltre, la resa per litro è migliore rispetto alla benzina.

Si tratta forse del gruppo elettrogeno ideale? Non proprio. Il problema principale di questa tipologia di generatori è il rumore, decisamente più fastidioso rispetto agli omologhi a benzina.

Gruppo elettronico a benzina

Vuoi usare il generatore per poche ore al giorno? Allora il motore a benzina è perfetto per te!

I vantaggi non sono finiti qui: infatti, si tratta della tipologia che vanta i modelli più economici.

Purtroppo bisogna stare attenti allo stoccaggio del carburante: la benzina è altamente combustibile e in certe condizioni può diventare esplosiva. Inoltre, è un tipo di motore più delicato rispetto al diesel, quindi richiede maggiori attenzioni

Gruppo elettronico a gas metano

Decisamente meno diffusi dei modelli diesel o benzina, i gruppi elettrogeni a metano offrono comunque un netto vantaggio: costi di gestione bassi e consumo di carburante molto minore. Per di più, i gas di scarico emessi dal motore sono pressoché inodori e non inquinano.

Il problema è che il gas metano è piuttosto pericoloso dato che è altamente infiammabile e si propaga nell’aria. Basta una piccola perdita e una scintilla per fare danni enormi. Anche per questo motivo non è molto diffuso.

Gruppo elettrogeno a GPL

Ti riporto dell’esistenza di questo tipo di generatori, anche se non sono molto diffusi sul mercato. La resa per litro del GPL è ottima, ma ci sono due grossi problemi:

  • Il GPL è un gas, e quindi non è facile da stoccare e trasportare se non si dispone di bombole o autocisterne.
  • I serbatoi GPL hanno un alto rischio di esplosione.

E’ chiaro: se organizzi un evento probabilmente non avrai mai a che fare con un gruppo elettrogeno a GPL.

Motore monofase o trifase

Questo paragrafo necessiterebbe di una premessa tecnica approfondita, ma cercherò di rendere il discorso più breve possibile.

  1. Il gruppo elettrogeno monofase produce energia elettrica ad una tensione di 230 V. La corrente viene distribuita tramite prese di colore blu o bianco. Serve per tutte le situazioni in cui è richiesta una quantità di energia modesta, cioè nella grande maggioranza dei casi.
  2. Il gruppo elettrogeno trifase produce energia elettrica ad una tensione di 4oo V. La corrente viene distribuita tramite prese di colore rosso. E’ adatto per alimentare apparecchiature che richiedono molta energia. Il caso tipico sono i complessi industriali.

Ti ho appena detto che nella maggior parte dei casi avrai bisogno di un gruppo elettrogeno monofase, ma ti conviene non pendere dalle mie labbra: calcola sempre la potenza richiesta dalle apparecchiature da alimentare, eventualmente facendoti aiutare da un esperto.

Avviamento

Un aspetto importante del gruppo elettrogeno è il modo per accendere l’apparecchiatura.

In commercio sono presenti 2 tipologie di accensione:

  1. Manuale. In questi casi, generalmente si trova un avviamento a strappo del tutto simile a quello usato per decespugliatori e motoseghe. In sostanza si tratta di una maniglia attaccata a una cordicella che va tirata con forza per avviare il motore. Il sistema è esclusivamente meccanico, di semplice impiego ma piuttosto scomodo. Inoltre, tirare la maniglia richiede una certa energia, quindi molte persone potrebbero riscontrare difficoltà nell’avviamento.
  2. Elettrica. Il generatore viene attivato tramite un interruttore collegato con un motorino a batteria. Questo sistema è più comodo rispetto all’accensione manuale, ma è più delicato.

Talvolta nello stesso apparecchio sono presenti entrambi i sistemi di avviamento.

Livello sonoro

icona audioSe organizzi un evento, questo punto dovrebbe starti particolarmente a cuore. Parliamo del rumore prodotto dai gruppi elettrogeni… un aspetto da non sottovalutare!

Di base, i gruppi elettrogeni sono estremamente rumorosi. Sono pur sempre dei motori a scoppio! Ma non tutti fanno rumore allo stesso modo.

In commercio i generatori si dividono in:

  • Gruppi elettrogeni aperti. In questo caso le sue parti elettriche e meccaniche sono esposte e visibili. Il motore, lavorando, produce rumore che si espande nell’ambiente senza barriere. Chiaramente questo tipo di generatori deve essere impiegato in luoghi dove non possa dare fastidio, ad esempio in aperta campagna o in zone industriali. Inoltre, non essendo riparato, va tenuto lontano dall’umidità e dalle intemperie.
  • Gruppi elettrogeni cofanati. Questi generatori sono racchiusi in un cofano metallico d’acciaio a forma di parallelepipedo che smorza parzialmente il rumore.
  • Gruppi elettrogeni silenziati. In questo caso, oltre al cofano sono presenti altri componenti che smorzano il rumore.

Tempo di funzionamento

Quanto può funzionare un gruppo elettrogeno?

Anche qui dipende dall’utilizzo che se ne fa. Qui di seguito ti riporto delle stime in modo che tu ti possa orientare nella scelta.

  • Breve. Un tempo breve, per un gruppo elettrogeno, corrisponde ad un funzionamento fino a 3 ore consecutive.
  • Medio. Da 3 fino a circa 8 ore consecutive.
  • Prolungato. Oltre le 8 ore consecutive.

Gruppi elettrogeni con inverter

Alcuni gruppi elettrogeni sono dotati di un inverter. Ma di che si tratta?

L’inverter è un apparecchio che trasforma la corrente continua in corrente alternata.

Ok, interessante, ma il lato pratico qual è?

Devi sapere che moltissimi apparecchi elettrici sono fatti per funzionare solo a corrente alternata. Molti generatori, invece, producono corrente continua. Per colmare il divario, quindi, è stato inventato il gruppo elettrogeno con inverter.

Prima di cercare un modello con inverter, però, assicurati di averne bisogno.

La normativa per il gruppo elettrogeno

icona diplomaPrima di utilizzare un gruppo elettrogeno è bene conoscere la normativa. Purtroppo questo punto viene spesso omesso, e ciò è purtroppo fonte di parecchi guai.

Evitiamo dunque il problema alla radice! Ecco le norme di riferimento da conoscere se vuoi utilizzare i gruppi elettrogeni.

Per maggiori informazioni puoi visitare il sito della Gazzetta Ufficiale.

  • Legge 9 gennaio 1991, n.9
    “Norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali.”
  • Decreto legislativo 26 ottobre 1995, n.. 504
    “Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative.”
  • Legge 15 marzo 1997, n. 59
    “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa.”
  • D. P.R. 11 febbraio 1998, n. 53
    “Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica che utilizzano fonti convenzionali a norma dell’articolo 20, comma 8, della Legge n°59 del 15 marzo 1997.”
  • D.P.R. 31 marzo 1998, n. 112
    “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.59.”
  • Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79
    “Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica.”

Qui troverai tutte le informazioni su obblighi burocratici e autorizzazioni. Buona lettura!

Cosa devo fare se voglio impiegare un gruppo elettrogeno?

Giunto fin qui hai tutte le informazioni necessarie per poterti orientare nella scelta di un gruppo elettrogeno da impiegare per il tuo evento. Ora ti rimane la parte più difficile: la pratica.

Cioè, come si installa? Come si accende? Come si collega con le altre apparecchiature? 

Quello che hai letto fino ad ora non è sufficiente. La tematica è infatti piuttosto complessa e non si può certo riassumere in un solo articolo.

Ma non temere: una soluzione c’è. Basterà chiedere ad un’azienda di noleggio di gruppi elettrogeni.

Questo ti risolverà ben 3 problemi:

  1. La scelta del gruppo elettrogeno perfetto per il tuo evento;
  2. L’installazione corretta;
  3. L’utilizzo nel rispetto delle normative vigenti.

Dunque, non ti resta altro che cercare il tuo noleggiatore di gruppi elettrogeni e partire per l’avventura!

Facci sapere come è andata, e soprattutto facci sapere se questo testo ti è stato utile per scegliere al meglio il tuo gruppo elettrogeno!